lavoro
Dove c’è zuppa c’è casa
Cantare da soli per cantare meglio Nel suo scritto “Eretici”, Chesterton scrive: “Una volta gli uomini cantavano in coro intorno ad un tavolo, ora un uomo canta da solo per l’assurda ragione che sa farlo meglio”. In altre parole, mentre viviamo un’era in cui la scienza ha prodotto risultati importanti, ci siamo distaccati dalle nostre […]
e ancora...Furore: lavoro sottopagato e uso profittevole della miseria
Non è colpa di nessuno…ma… Mezzadro: “Ecco cosa la rende nostra (ndr: la terra): esserci nati, lavorarci, morirci. E’ questo a darcene il possesso, non un pezzo di carta con sopra dei numeri”. Delegato della banca: “Una banca non è come un uomo.” Mezzadro: “Si ma la banca è fatta di uomini!” Delegato della banca: […]
e ancora...Il lavoro, una forma di schiavitù?
Lavorare 8 ore al giorno, sei giorni a settimana. E’ giusto continuare a chiamarla vita? Fino a che punto ci si può permettere il lusso di spendere gli anni migliori facendo cose che non vogliamo fare? Silvano Agosti offre una riflessione profonda sul senso del lavoro al giorno d’oggi. Perché dire “è sempre stato così”, […]
e ancora...La scuola serale dei Pink Floyd
*tratto da un articolo di Mark Edmundson “Dunque, cosa farete dopo il diploma?” Nella primavera del mio ultimo anno al college, feci questa domanda ai miei colleghi studenti della mia piccola-scuola-fuori-mano nel Vermont. Le risposte che mi diedero furono soddisfacenti: “non molto”, “mi guarderò intorno”, “girerò un pochino”, “la prenderò con calma“. Era il 1974. […]
e ancora...Soprattutto a Natale, odio il centro commerciale
C’era una volta… …la magia della bottega, del piccolo negozio in cui potevi trovare un solo tipo di prodotto. C’era la camiceria, il negozio di maglioni per uomini, il negozio di abbigliamento sportivo, la bottega dei prodotti tipici e artigianali. Il proprietario ed i commessi erano persone gentili e preparate. Probabilmente erano anni che si […]
e ancora...
"Bellissimo articolo."
Veronica - L’importanza dell’onestà intellettuale -"giusto"
Virginio Caparvi - L’importanza dell’onestà intellettuale -"Essere ligi quando le leggi sono a nostro favore è facile. Esserlo quando sono contro di noi è un'altra storia. In nessuno dei due casi, comunque, possiamo giudicare l'onestà intellettuale di una persona. Bisognerebbe poter indagare le motivazioni interiori alla base dei comportamenti di una persona. Le leggi cambiano a seconda del periodo storico: chi è stato onesto ieri potrebbe apparire disonesto oggi. Val anche il contrario, naturalmente. Chi possiede una coscienza individuale molto forte non si sente in colpa quando infrange una legge deleteria (pensiamo a Gandhi), mentre potrebbe sentirsi cattivo essendo obbligato a rispettare una norma che danneggia anche solo in parte qualcun altro o la società nel suo insieme... Saluti"
Luca - L’importanza dell’onestà intellettuale -